tag:blogger.com,1999:blog-7590625.post114622512341013352..comments2023-07-11T17:50:00.570+02:00Comments on Duque de Gandìa: Martin Luther King & KingDuque de Gandìahttp://www.blogger.com/profile/07872991818749146703noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-7590625.post-1146403668521635142006-04-30T15:27:00.000+02:002006-04-30T15:27:00.000+02:00A proposito delle diverse forme di matrimonio, pro...A proposito delle diverse forme di matrimonio, propongo questa recenzione apparsa sul Foglio di sabato 29 aprile 2006 di un'opera di quella "gran testa" di Innocenzo III, per la prima volta tradotta in italiano:<BR/>I QUATTRO TIPI DI MATRIMONIO<BR/>(Ed. Verbo Incarnato, 204 pp., euro 15)<BR/><BR/>"Il 22 febbraio del 1199, primo anniversario della sua incoronazione pontificale, Papa Innocenzo III pronunciò un importante sermone nella basilica lateranense, durante il quale ebbe modo di fare riferimento alla breve operetta “De quadripartita specie nuptiarum”, che fa parte del gruppo di tre scritti da lui redatti quando era ancora il cardinale Lotario di Segni (era nato nel 1160 o 1161 nel castello di Gavignano, una località della Ciociaria a pochi chilometri dalla cittadina di Segni), il più noto dei quali, “De miseria humanae conditionis”, costituisce una sorta di manifesto teologico del grande pontefice, intriso di pessimismo e di pietà per la condizione dell’uomo che, vittima della propria superbia, si è allontanato dal Creatore e che pertanto abbisogna dell’intervento salvifico di Cristo.<BR/><BR/> "I quattro tipi di matrimonio", di cui quella che viene ora proposta è la prima edizione italiana, curata da Stanislao Fioramonti, costituisce sicuramente lo scritto più originale di Innocenzo. <BR/>L’opera si divide in due parti: la prima consta di un vero e proprio trattato sui quattro tipi di matrimonio<BR/>– uno carnale (tra uomo e donna) e tre mistici (fra natura umana e divina nella persona di Cristo, tra Cristo e la chiesa, tra Dio e l’anima) <BR/>– mentre nella seconda parte l’autore commenta in modo convenzionale il celebre Salmo 44, probabilmente composto in occasione di nozze regali, ma capace di rievocare nei credenti sia il motivo, caro ai profeti d’Israele, del fidanzamento di Dio con il suo popolo, sia quello, tipico della tradizione cristiana, delle nozze di Cristo con la chiesa. <BR/><BR/>Innocenzo III ebbe molto a cuore il matrimonio: ordinò che il sacramento venisse amministrato gratuitamente, considerando vero e proprio peccato di simonia la richiesta di una qualunque somma da parte dei parroci, e giunse a considerare meritoria la scelta di un uomo che avesse sposato una prostituta per ricondurla sulla retta via.<BR/> Inoltre, nei decreti del IV Concilio Lateranense, atto culminante del pontificato innocenziano, troviamo numerosi richiami alla questione del matrimonio:<BR/>si riconosce agli sposi la possibilità di piacere a Dio quanto le vergini e i continenti, si proibiscono le nozze clandestine, viene ordinata l’affissione delle pubblicazioni affinché si possano denunciare eventuali impedimenti. <BR/>In materia di matrimonio, Innocenzo si dimostrò intransigente anche con i sovrani più potenti, non concedendo loro l’annullamento delle nozze perché non sostenuto da validi motivi, come nel caso del re di Francia, Filippo Augusto, o di quello di Aragona, Pietro II.<BR/> Certo, a Innocenzo preme particolarmente l’aspetto spirituale e mistico della questione: non casualmente si dilunga sul mistero delle nozze celesti; ma egli si dimostra anche certo che il primo passo su questa strada è costituito da una retta considerazione del matrimonio umano alla luce della dottrina<BR/>cristiana." <BR/>(Maurizio Schoepflin)Duque de Gandìahttps://www.blogger.com/profile/07872991818749146703noreply@blogger.com