sabato, luglio 02, 2005
Chiaro Conciso e Compendioso
Alla vigilia della festa dei santi Apostoli Pietro e Paolo il sovrano pontefice “ccioiosamente” regnante ha approvato “motu proprio” il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Non è un nuovo catechismo, ma un mega riassunto del Grande Catechismo, pubblicato nel 1992, che fu elaborato da un comitato presieduto dall’allora cardinal Ratzinger il quale ha anche supervisionato la stesura di questo “Bignami”della dottrina cattolica. Infatti Joseph Ratzinger ben due volte compare nell’introduzione: come papa e come cardinale presidente della speciale commissione.
Sicuramente la promulgazione da parte di Benedetto XVI di questo “sacrosanto bignami” pone un eccelso sigillo sulle sue ultra decennali battaglie “per confermare i fratelli nella fede” e pone quest’atto solenne quasi aurora radiosa del suo prezioso ministero che ora ha da svolgere per chiarire a tutti -cattolici e no- ciò che è conforme con 2000anni di mentalità cristiana e ciò che le è estraneo nonostante gli strati di pennellate spiritualistiche di tanto attuale pensiero pseudocattolico.
Il Compendio è stato indirizzato “ai Cardinali, Patriarchi, Arcivescovi e Vescovi”,e per ciò simbolicamente donato papa ad alcuni prelati; in primis al suo braccio destro nella stesura del Catechismo (e del suo Compendio), ovvero l’arcivescovo di Vienna Cardinal Schoenborn di cui noi, -sine pudore- caldeggiammo l’elezione al Soglio.
Ma nella cerimonia tenutasi nella Sala Clementina il 28 giugno, Benedetto XVI ha consegnato il Compendio anche ad allegre famigliole con tanto di "gremlins" al seguito, proprio ad evidenziare visivamente che oltre che al clero questo catechismo è particolarmente indirizzato al popolo di Dio.
“Plebi Dei”: come si legge nella dedica di Sisto III alla sommità del mosaico dell’arco trionfale in Santa Maria Maggiore, anche quello sublime catechismo per il popolo.
Popolo che devesi intendere nel senso più sanguigno, e non nell’accezione colta dei teologi.
Popolo dei fedeli intesi come plebaglia anagraficamente cattolica ma tanto ignorante del cristianesimo ed irrazionalmente nemica dei “divini misteri”.
Per noi plebe cristiana scristianizzata è pensato il Compendio.
Proprio per chi comprerà il catechismo solo per posizionarlo in bella vista nella libreria accanto ai volumoni dei classici della letteratura che non si sono mai letti. O magari verrà sfogliato pruriginosamente per vedere che si dice riguardo al sesto comandamento, nella speranza che poi per sbaglio cada l’occhio sulle pagine che parlano della preghiera e del rapporto interiore con Dio.
E Amen.
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