sabato, gennaio 12, 2008

DEVOTIO MODERNA [10]

1. La Monnezza ha corpo come noi?
La Monnezza non ha corpo come noi, ma è purissimo puzzo.

2. Dov'è la Monnezza?
La Monnezza è in cielo, in terra e in ogni luogo:
Essa è immensa.

3.La Monnezza è sempre stata?
la Monnezza è sempre stata e sempre sarà: Essa è eterna.



Ovvero: "In verità, in verità vi dico: procuratevi amici con la disonesta Monnezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne."







Di fronte all'emergenza rifiuti che ha "sommerso" Napoli e la Campania tutta, la Conferenza Episcopale campana ha emanato in data 10 gennaio 2008 un acconcio documento al fine di far giungere ai fedeli la propria "ecclesialese" parola apportatrice di conforto:

"...Mai dobbiamo perdere la speranza; anzi dobbiamo reciprocamente incoraggiarci a nutrirla perché fondata nel «Dio vivente che è il Salvatore di tutti gli uomini» (1Tm 4, 10).

Quando, come accade in questi giorni, certe emergenze si mostrano in tutta la loro drammaticità non soltanto come effetti di mancate o errate scelte, o di precise responsabilità, ma anche come il frutto dei nostri stili di vita iperconsumistici; quando emerge tragicamente il risultato non soltanto di determinate pratiche sociali inadeguate o di omissioni colpevoli, ma anche di peccati da noi commessi; quando i nostri occhi e i nostri sensi sono costretti a vedere e percepire tutto questo, noi non possiamo, comunque, perdere la speranza e la fiducia.

Ma non possiamo neppure fingere di non vedere e interpretare quelli che appaiono dei segnali concreti ed evidenti, non soltanto di un inquinamento ambientale, bensì di un più profondo inquinamento interiore e, forse, di un possibile e deprecabile degrado morale.
Sentiamo, perciò, ancora più vivo e forte, il legame al nostro territorio, alla nostre coste ed ai nostri mari, alle nostre terre ed alle nostre falde acquifere, alle nostre città ed alle nostre case, alla nostra geologia profonda ed alle nostre bellezze di superficie, di cui il Creatore ci ha arricchito sia in senso spirituale che materiale. Ma, nello stesso tempo, non possiamo non riconoscere di aver offeso, a volte, la verità, la retta ragione, l’amore; di aver commesso peccato, dal momento che ogni peccato «è una mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza; è una trasgressione in ordine all’amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa di un perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura dell’uomo e attenta alla solidarietà umana» (Catechismo Chiesa Cattolica, 1849).

I tanti errori individuali stanno purtroppo diventando delle vere e proprie strutture di peccato, di cui siamo singolarmente responsabili, allorché prendiamo drammaticamente atto: di aver cooperato agli errori degli altri, prendendovi parte direttamente e volontariamente; di non averli denunciati o non impediti, quando invece saremmo stati tenuti a farlo; o infine, addirittura quando abbiamo protetto coloro che commettono il male...

...«Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto» (Rm 12, 15). Le forme di amara ed acuta sofferenza delle nostre popolazioni che, a motivo di rifiuti non degradabili seppelliti sotto terra e di montagne di rifiuti davanti ai loro occhi, non vedono futuro per la propria salute e per il proprio territorio; il rammarico e l’afflizione di coloro che, pur volendolo, non sanno cosa fare di fronte alle tante emergenze; l’esasperazione dei cittadini di fronte ai cronici ritardi nelle soluzioni tecniche e politiche, pur possibili: queste lacrime vogliamo oggi condividere con voi, sorelle e fratelli, rivolgendo grida e suppliche, nella preghiera individuale e in quella liturgica che, da ogni parte ed in ogni momento, si stanno elevando, per Cristo, alla Trinità santissima nelle nostre rispettive Diocesi."


Dopo tanto straziante deprecazione l'Episcopato Campano vuol pur anco elargire al lettore un'ironico intermezzo:
"Sappiamo che la nostra gente possiede le capacità per trasformare anche questa emergenza in strategie creative e risolutive dei problemi..."


In conclusione, parrebbe chiaramente emergere dal presente documento che , messi di fronte alla scandalosa gestione che della monnezza hanno fatto i pubblici amministratori campani da oltre un decennio, i Vescovi della Campania si siano resi finalmente conto con intimo dolore che dello sfacelo della Campania si può incolpare innanzitutto la Chiesa Cattolica che in questi anni ha sottolineato l'ingiustizia sociale, molto ha parlato di condanna della Camorra e di lotta all'illegalità ma assai poco ha predicato la buona novella dell'ambientalismo, e di questo, la Chiesa santa di Dio che è in Campania, si propone di fare Mea Culpa:
"Come Pastori, siamo preoccupati che i valori della pace, della giustizia e del rispetto per il creato – temi fondanti della dottrina sociale cristiana – sono a volte ridotti a dei riferimenti a stento presenti, se non del tutto assenti, anche nell’ordinarietà della vita dei credenti."
E di conseguenza: "La stessa Commissione episcopale regionale “Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato” non mancherà di predisporre, in collaborazione con la Facoltà di Teologica dell’Italia Meridionale e gli Istituti Superiori di Scienze religiose campani, opportuni contenuti e metodi per specifici itinerari formativi e catechetici, affinché tutti siano messi in grado di dare un informato apporto agli attuali temi della cosiddetta “agenda sociale” e, in particolare, in questi giorni, alla cura dell’ambiente e alla salvaguardia del creato. Le analoghe Commissioni diocesane aiuteranno le nostre comunità a essere maggiormente attente a quelle situazioni socialmente ed eticamente “sensibili”...

...Vi benediciamo nel nome della Santissima Trinità, invocando su tutti noi e sulle nostre terre l’intercessione di Maria, “Madre del Salvatore” e “Madre del Creatore”."


Tutti, orsù dunque, si uniscano alle preci alla Madre del Creatore affinche, quanto prima, dal cratere del Vesuvio Iddio stesso voglia far piovere sul territorio partenopeo quelle ceneri eruttive, simbolo eloquente di quell'auspicato clima penitenziale, sommersi dalle quale poter piangere con piena contrizione il frutto maleodorante dei propri consumi non eticamente "sensibili"!
O clemente,
o pia,
o dolce Vergine Maria!

4 commenti:

Mitokōmon ha detto...

Sublime. Lasciatelo dire.
Sublime.

Duque de Gandìa ha detto...

In verità in verità ti dico:
Se dunque non siete stati buoni a smaltire la disonesta monnezza, chi vi affiderà lo smaltimento lecito?
E se non siete stati fedeli nello smaltire la monnezza altrui, chi smaltirà la vostra?

Mitokōmon ha detto...

Ora, la Campania era corrotta davanti a Dio, e la regione era ripiena di violenza.
Così Dio disse al Cardinale: «Ho deciso di punire la Campania, perché è piena di violenza; ecco, io chuderò le discariche campane e la sommergerò con la monnezza»
Ma io stabilirò il mio patto con te e tu predicherai al popolo cristiano come realizzare la raccolta differenziata.
Nell'anno duemillesimosettimo dell'era cristiana (per la verità un po' prima), nel secondo mandato del governatore Bassolino, si chiusero così tutte le discariche.
E venne il diluvio di monnezza, e i liquami e la monnezza coprirono le strade della campania per quaranta giorni e quaranta notti...

(no, non sono alla tua altezza, ma ci provo!)

Mitokōmon ha detto...

Scusa se ari-commento questo post,
ma la notizia che nella Diocesi di Napoli si «insegni la raccolta differenziata» nelle Parrocchie, è davvero modello inarrivabile della «Devotio moderna»!

Saluti!