martedì, febbraio 16, 2010

SPES AEDIFICANDI, V




Il 5 settembre 2007, nel decimo anniversario della morte di Madre Teresa di Calcutta, a Pristina la capitale dello stato "albanese" del Kossovo, l'ammisitratore apostolico monsignor Dodë Gjergji ha presieduto la cerimonia di posa della prima pietra della chiesa dedicata alla santa di origine kossovara. La chiesa, che dovrebbe essere completata entro il 2010 nel centenario della nascita della santa, si estenderà su una suoerficie di circa 6.200 metri quadrati; è stata pensata come sede della curia episcopale ed avrà il titolo di concattedrale, essendo la sede titolare del vescovo di tutto il Kossovo l'antica sede episcopale di Prizren.
Per monsignor Gjergji la concattedrale della beata Teresa: "È per molti un simbolo di nuovo slancio e di speranza e questo sia per i cristiani che per i musulmani". Infatti, pur essendo un paese musulmano al 95% fu proprio l'allora presidente della repubblica Ibrahim Rugova (morto nel 2006) a volere fortemente una cattedrale nel centro della capitale dello Stato. Per il musulmano Rugova, onorato dai kossovari come «Padre della Nazione», infatti una capitale europea non può non avere una cattedrale.
Al centro di una città abitata da islamici svetteranno fieramente i due campanili gemelli di una riconoscibilissima chiesa cristiana in stile neo-romanico: "un cantiere in stile tradizionale nel bel mezzo di Pristina, simbolo solenne di una presenza che non si confonde con la banalità quotidiana, che rinnova una spiritualità autentica perché non modellata sulle mode o i conformismi del presente, ma sulla promessa di salvezza che vive al di là del tempo" (Colafemmina).

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