Ovvero: "SYRIANA"
Nell'articolo "La rivincita di Siri porta la firma di Benedetto" a firma del vaticanista Giacomo Galeazzi, sul quotidiano ‘La Stampa’ di lunedì 18 maggio 2008, a commento della visita pastorale del sedici volte Benedetto pontefice legittimamente regnante, si legge la seguente favola lefebrviana:
Secondo un sacerdote vietnamita, padre Khoat, Giuseppe Siri sarebbe stato legittimamente eletto Papa il 26 ottobre del 1958 nel Conclave successivo alla morte di Pio XII.
Le tesi di Khoat si basano sul fatto che, durante il Conclave del 1958, la sera del 26 ottobre, del fumo bianco si levò ininterrotamente per cinque minuti dal camino della Cappella Sistina, indicando che il nuovo Pontefidce era stato eletto, aveva accettato la nomina e aveva scelto il nome. Sempre secondo Khoat, Siri avrebbe assunto il nome di Gregorio XVII.
Quello stesso giorno, alle 18.00, la notizia venne annunciata con gioia dalla Radio Vaticana. Padre Pellegrino, speaker dell’emittente d’Oltretevere, disse: "Il fumo è bianco, non c'è alcun dubbio. Il Papa è stato eletto". Fu ordinato alle guardie svizzere di uscire dalla caserma e di prendere posizione per l'imminente apparizione del Papa alla loggia delle benedizioni.
Nonostante la folla in trepidante attesa in Piazza San Pietro, la finestra della loggia centrale della basilica non si aprì. Il principe Sigismondo Chigi, maresciallo del Conclave, telefonò allora al segretario del Conclave, monsignor Santoro, che era all'interno, per chiedergli in che modo dovesse essere interpretata la fumata. Santoro diede ordine al principe di notificare che "il fumo era bianco". Padre Pellegrino, mezz'ora dopo, ai microfoni della Radio Vaticana, commentò: "Non è possibile rimuovere l'impressione del fumo bianco in 300.000 persone, la causa dell'errore deve essere ricercata altrove". Alcuni minuti dopo la fumata divenne nera.
Secondo alcune indiscrezioni, Siri era stato eletto Papa al quarto ballottaggio del 26 ottobre, primo giorno di Conclave, elezione a cui seguì una violenta protesta da parte dei Cardinali riformatori, che si alzarono in piedi minacciando di voler costituire una Chiesa scismatica se l'elezione di Siri fosse stata annunciata pubblicamente. Siri, allora, avrebbe replicato: "Se non mi volete, eleggete un altro". Tale dichiarazione fu accolta come una volontà di abdicazione. Tuttavia, secondo il diritto canonico, l'abdicazione valida del Pontefice deve essere un atto libero. Di conseguenza, le dimissioni forzate dovrebbero essere considerate nulle.
La notizia dell'elevazione al papato di Siri, corredata da un'ampia documentazione, venne inserita in un dossier compilato dal Federal Bureau of Investigation il 10 aprile 1961, dossier rimasto segreto fino al 1994. Il primo a leggere quel dossier fu Paul Williams, ex consulente dell'FBI, che pubblicò un fascicolo intitolato "The Vatican Exposed", nel quale documentava di aver esaminato alcuni rapporti dell'FBI che confermavano la notizia secondo la quale l'intelligence USA era al corrente che Siri era stato eletto Papa il 26 ottobre 1958 e che aveva assunto il nome di Gregorio XVII. Secondo questo rapporto, Siri venne legittimamente eletto Papa, accettò la nomina e scelse il nome, ma i Cardinali dell'Europa dell'Est imposero a Siri di rinunciare al papato in quanto la sua elezione "avrebbe causato gravi disordini e l'assassinio di diversi vescovi dietro la Cortina di Ferro".
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