venerdì, maggio 20, 2005

Gli Elfi alla Seconda Crociata



Sembra che Legolas abbia una specie di cugino non platinato, un certo Balian di Ibelin che se non avessi la certezza che realmente sia esistito un crociato con questo nome (imparentato per vie traverse con la famiglia reale di Gerusalemme), non avrei avuto dubbi che Ibelin potesse essere una località della “Terra di Mezzo” e che Balian fosse un buffo amico di padron Frodo.
Comunque il sapore epicheggiante non è dissimile ma trasportato in un ambientazione più “meridionale” dove si dissolvono i draghi ma al loro posto ci sono i sanguinari Templari, le città turrite su vette altissime si trasformano in basse cittadine polverose – ma per questo non meno turrite -, gli elfi diventano castani, gli orchi si umanizzano e si islamizzano.

Anche il Bene ed il Male si meridionalizzano, e quindi si relativizzano come concretamente accade in tutti i meridioni; poiché solo negli algidi regni dell’epopea il Bene ed il Male non si confondono.

Non so se Ridley Scott abbia mai sentito parlare di un vero meridionale d.o.c. come Sant’Agostino, ma vorrei vedere nella "politicamente corretta" morale di “Kingdom of Heven”, un pallido riflesso del pensiero del vescovo di Ippona che avvisava della tremenda fatica, ma della esistenziale necessità , di infondere nel regno terrestre l’immagine della “Gerusalemme Celeste”.

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