mercoledì, dicembre 07, 2005

Mary per sempre

L'orrido Langone sul FOGLIO di martedì 29 novembre pubblica una 'orrida' lettera apera ad Abel Ferrara per spiegargli che si può essere un ottimo cattolico peccatore pur avendo fede nella storicità dei quattro Vangeli canonici.

"Caro Abel - Provo a darti una risposta.
L’altra sera al cinema Astra di Parma, dopo la presentazione di “Mary”, hai chiesto al padre gesuita Virgilio Fantuzzi, critico cinematografico di Civiltà Cattolica, qual è la posizione della Chiesa sui vangeli apocrifi che hanno ispirato il tuo film. Non era una domanda provocatoria e nemmeno una semplice curiosità. Si capiva che la questione ti stava davvero a cuore, vecchio ragazzo cattolico del Bronx.
Potrei dire che questa domanda l’avresti dovuta fare prima di girare il film, non dopo, ma come faccio ad accusarti se quando finalmente hai chiesto nessuno ti ha risposto. Padre Fantuzzi, che Dio lo perdoni, ha detto di non sapere nulla di questi strani vangeli, ha detto che lui è solo un prete che va al cinema, ha detto che la cosa più interessante di “Mary” è il metalinguaggio (ha detto proprio così: metalinguaggio). Sembrava che sul palco dell’Astra l’unico cattolico fossi tu (l’altro critico presente al dibattito, Fabio Ferzetti, ha dichiarato tutto contento di non essere battezzato). Io ero lassù in galleria, senza microfono e anche, lo confesso, impreparato quasi quanto padre Fantuzzi. Avrei potuto dire che dei gesuiti resta solo l’ombra di una grande (cattiva) fama, se il critico di Civiltà Cattolica dopo aver visto un film così concretamente cristiano ritiene che il suo elemento più importante sia il metalinguaggio. Dando lo spettacolo penoso di una Chiesa divisa, a una platea già abbastanza scettica di suo. Quindi ti rispondo per iscritto, sperando che la comune amica Alessandra Fornari, la signora dei cinema di Parma, abbia la possibilità di tradurre (hai detto tu stesso, e se non l’avessi detto ce ne saremmo accorti benissimo, che due anni di Trastevere non ti sono bastati per imparare l’italiano, la lingua dei tuoi avi di Sarno, provincia di Salerno).

No, il vangelo di Maria Maddalena non è riconosciuto come attendibile dalla Chiesa. E quando dico Chiesa non dico Vaticano inteso come palazzo, colle, basilica, stato eccetera, quell’insieme di mattoni e istituzioni che secondo i mitomani di tutto il mondo sta al centro di ogni complotto, di ogni ragnatela...La Chiesa è il popolo di coloro che attraverso la fede e il battesimo si fanno figli di Dio e membra di Cristo. La Chiesa siamo noi, Abel. Siamo io e te a non ritenere attendibili il vangelo di Maria Maddalena. E tu hai fatto un film su qualcosa che tu stesso non ritieni attendibile? Ho il dovere di correggerti fraternamente, Abel. Sul mio sentimento di fratellanza nei tuoi confronti non devi avere il minimo dubbio. Non soltanto ti sono fratello in Cristo. C’è di più: apparteniamo entrambi allo stesso gruppo misconosciuto e oggi come oggi ultraminoritario, quello dei pornografi cattolici. Oggi come oggi perché in certi periodi fu più numeroso: penso a Pietro Aretino, Charles Baudelaire, Giuseppe Gioachino Belli, Salvador Dalì… Tra i vivi mi viene in mente Juan Manuel de Prada, il giovane scrittore spagnolo autore di “Coños”. Abbiamo le stesse ossessioni, le stesse manie. Mi sono identificato col Cattivo Tenente, mi sarei fatto volentieri infilare un canino nel collo da Annabella Sciorra (“The addiction”), mi sarei venduto la collezione di etichette di vini per le labbra e il resto di Béatrice Dalle (“Blackout”).

Ma il vangelo di Maria Maddalena non è vero, Abel.
I vangeli veri, quelli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, sono stati scritti in aramaico e in greco nel I secolo, a pochi anni dalla morte di Gesù, quando molti testimoni oculari erano vivi, mentre quello di Maria Maddalena è un testo scritto in copto (lingua dell’Egitto) nel II secolo. Ovviamente non l’ha scritto Maria Maddalena, che a quell’epoca avrebbe avuto più o meno centocinquant’anni.
Di vangeli apocrifi sono piene le sabbie del deserto e anche se sono tutti falsi non sono tutti velenosi. Ad esempio lo Pseudo-Matteo ci ha regalato l’asino e il bue della Natività, una dolce fantasia che riscalda il cuore di tutti noi che amiamo il presepe.
(Abel, perché non fai un film su una banda di spacciatori che allestisce il presepe per far piacere a un loro bambino malato di tumore? Io vorrei impersonare un Re Mago, Gaspare, quello che porta l’oro. Poi alla fine il bambino guarisce, miracolo, e la polizia non li acchiappa, altro miracolo).

Tutt’altra cosa è il vangelo di Maria Maddalena, intessuto di visioni, porte, maestri, e di segreti riservati a pochi eletti: un testo tipicamente gnostico, settario, evidentemente scritto a posteriori con finalità polemiche, dove Cristo è un fantasma, dove si spegne la natura luminosa del cristianesimo, salvezza accessibile a tutti.

Ma lo sai che uno dei massimi propagandisti di questa pessima frottola, Daniel Meurois-Givaudan, è un acquariano che dice di compiere viaggi astrali? E tu rinneghi duemila anni di martiri e santi per dar retta a un tizio che, accogliendo l’invito dell’Essere di Luce, fra una reincarnazione e l’altra vaga nella Terra di Smeraldo dell’Oltrecorpo alla ricerca del proprio karma? Ma in che mani ti metti e metti i tuoi spettatori?
Padre Fantuzzi di Civiltà Cattolica non è stato capace di dirtelo e allora te lo dico io: pentiti, Abel. Tieni fede al tuo nome, non fare il Caino.
Infine la questione solo apparentemente pornografica e non teologica di Juliette Binoche stravestita. Vivi a Roma? Bene, allora invece di leggere gli gnostici puoi studiare la pittura barocca e scoprire che alla Maddalena si addice il nudo, non il potere."

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