sabato, agosto 12, 2006

Scienza Infusa /2

Ovvero:I libri che non lessi

Un Romanzo sull'11 settembre... 1683


"Imprimatur":
è un romanzo storico che ruota intorno agli intrighi veri e presunti che portarono alla battaglia che il 12 settembre 1683 liberò Vienna dall'assedio degli eserciti ottomani. Gli autori sono due coniugi giornalisti italiani, Rita Monaldi e Francesco Sorti e che abitano proprio a Vienna.

Il romanzo è stato pubblicato nel 2002 ed io ne venni a conoscenza grazie alla recensione fattane dal mensile "30 Giorni" ma -oimè!- ho sempre dilazionato l'acquisto del tomo nonostante la mia antica devozione per il Beato Innocenzo XI.



Il romanzo principia nell'anno di Grazia 2040 quando al Vescovo di Como, Lorenzo Dell’Agio, viene notificato che il Pontefice regnante, essendo passato quasi un secolo dalla beatificazione decretata da Pio XII, vuole imprimere un'accellerazione al processo di canonizzazione del secentesco papa comasco Innocenzo XI Odescalchi.

Il vescovo di Como si ricorda a quel punto, che una quarantina di anni prima, intorno all'anno 2000, quand'era un giovane parroco di periferia a Roma, aveva conosciuto una coppia di giovani giornalisti che gli regalarono un manoscritto che narrava di oscuri eventi accaduti durante il pontificato di Innocenzo XI. Storie di intrighi politici e congiure che se fossero state divulgate avrebbero condizionato la decisione vaticana sul procedere o meno alla canonizzazione.

« ... Veniamo ai documenti inediti su Innocenzo XI

MONALDI e SORTI: La causa di beatificazione di questo Papa inizia dopo la sua morte, poi si blocca per secoli, fino a quando, nel 1956, viene finalmente beatificato. A bloccare per lungo tempo questa causa sono state, tra l’altro, proprio le voci che vedevano in lui uno dei finanziatori, se non il principale finanziatore, del golpe che nel 1688 ha portato al potere gli Orange e ha consegnato agli eretici l’Inghilterra.
Nelle nostre ricerche storiche abbiamo rintracciato documenti inediti che provano questo legame che si è sempre voluto negare. D’altronde è comprensibile: per la Chiesa riconoscere che un Papa aveva finanziato degli eretici contro i cattolici Stuart… Né d’altro canto questo legame poteva far piacere agli inglesi, che vedono in Guglielmo d’Orange una sorta di padre della patria.

E quali sarebbero questi documenti originali?

MONALDI e SORTI: Anzitutto i libri mastri della casa Odescalchi, la famiglia di Innocenzo XI, che svolgeva attività bancaria. In questi libri sono annotate tutte le transazioni finanziarie effettuate. Leggendoli con attenzione abbiamo notato che ingenti somme sono andate a finire, tramite vari intermediari, come i veneziani Cernezzi e Rezzonico, nelle casse degli Orange. Inoltre abbiamo rintracciato anche la documentazione cifrata che riguarda la vicenda del principato degli Orange.
In estrema sintesi, alla morte di Innocenzo XI, quando ormai gli Orange sono padroni della lontana Inghilterra, questo principato chiede al papato di passare sotto la giurisdizione pontificia e ciò proprio per porre fine al pesante drenaggio fiscale che su quella popolazione si stava effettuando per ripianare i debiti contratti dagli Orange con il Papa precedente. Offerta che ovviamente il successore di Innocenzo XI, Alessandro VIII, respinge perché troppo imbarazzante. Tra l’altro siamo rimasti molto sorpresi nello scoprire che il principato degli Orange era a ridosso dei possedimenti pontifici di Avignone, anzi questi ultimi erano una specie di enclave al suo interno ...»

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