martedì, dicembre 04, 2007
DEVOTIO MODERNA [9]
Dopo la felice conclusione della prima edizione della Clericus Cup, presso il campetto del circolo sportivo San Pietro è principiata l'edizione 2007/08 del calcistico torneo pontificio come rarraci il vaticanista Paolo Rodarida in un simpatico articoletto :
"Che la Clericus Cup sia un torneo sui generis lo dicono tanti fattori. Su tutti il fatto che, per volere diretto del segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone (salesiano e dunque da sempre affezionato alla competizione in stile oratoriale), le sedici squadre che ogni fine settimana entrano in campo all’ombra del cupolone sono composte esclusivamente da seminaristi appartenenti ai vari collegi, università, convitti e seminari pontifici di Roma.
Eppure, è a scorrere i sette articoli del regolamento del torneo (...) che si trova forse la caratteristica più singolare. Alla Clericus Cup non esiste né il cartellino giallo, né quello rosso. Ne esiste soltanto uno azzurro che però non serve né per ammonire né per espellere. E a cosa serve allora? Serve a sospendere.
Già, perché alla Clericus Cup le infrazioni di gioco non sono preventivamente ritenute degne dell’espulsione. Piuttosto, coloro che si rendono colpevoli di «sgambetto, trattenuta o altro mezzo illecito su un avversario che, diretto a rete, non ha alcun altro avversario tra sé e la porta, con l’esclusione del portiere, in grado di intervenire» (insomma una bella “entrata” da dietro sull’avversario diretto a rete, ndr), di «fallo di mano volontario su un tiro diretto nello specchio della propria porta» e di «fallo di mano volontario, incluso quello del portiere se fuori area di rigore, su un avversario lanciato a rete», devono accomodarsi per cinque minuti in panchina per poi, scontata la pena, rientrare.
Insomma, infrazioni pesanti, comportamenti scorretti degni delle più sacrosante delle espulsioni alla Clericus Cup non solo non sono ammessi ma nemmeno ipotizzati."
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