Serpeggia la mormorazione popolare, che occasionalmente diviene anche protesta e pubblica indignazione, verso la nuova pubblicità ideata da Oliviero Toscani. Uomo assai noto per i suoi scatti fotografici che da sempre suscitano un certo clamore ad ogni sua nuova campagna pubblicitaria.
In questi giorni, infatti, le città sono state tappezzate dalle immagini, partorite dall’estro creativo di Oliviero Toscani, in cui si vedono due uomini ridanciani, scompostamente adagiati su un divano, che giocano a “ruba mazzo”, se così è dato d’esprimermi.
Un certo imbarazzo, come dicevo, ha provocato una tale immagine, ma non certo per il contenuto volutamente scabroso, come superficialmente ed ingenuamente si potrebbe pensare! Infatti, un profondo turbamento assale il “veggente” poiché non riesce a percepire esattamente quale sia il prodotto che il pubblicitario voglia vendergli!
Le masse reagiscono con lo stesso imbarazzo che avrebbero se si trovassero a dover decifrare i rotoli del Mar Morto.
L’idea più diffusa tra la plebaglia è che si tratti della pubblicità di una nuova fabbrica di divani.
Ma è un’idea falsa e bugiarda che gli esegeti più edotti stanno cercando di dissipare, al fine di far trionfare quanto prima la retta interpretazione. Come per i papiri di Kumran!
La gente comune intuisce di trovarsi a contatto di una campagna pubblicitaria sofisticata, il cui senso non riesce a cogliere di primo acchito. E questo non lo sopporta.
Essere ricacciato in uno stato di minorità intellettuale, questo, al "despota illuminato del marketing", non lo perdona!
Veri e sinceri saranno perciò le parole ed i gesti del pubblico biasimo.
A noi -la Plebe!- poco importa d’essere tacciati di omofobia, anche perchè lo siamo per i secoli, ma diventiamo cattivi e vendicativi se fiutiamo che c’è qualcuno che ci consideri “popolo bue”, anche se lo siamo.
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