Ovvero: riforme liturgiche
Durante il convegno in commemorazione del decennale della morte di Giuseppe Dossetti, organizzato dalla Fondazione Camera dei Deputati, il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha tenuto un discorso in cui si è soffermato sulla interpretazione dossettiana della riscossione fiscale quale azione "liturgica" :
«C’è un passo di un intervento svolto da Dossetti in un convegno del 1951 che offre un esempio assai significativo di quell’aspirazione sociale e della sua tensione etica. Commentando l’Epistola ai Romani di San Paolo, Dossetti rileva che l’Apostolo, nell’intento di riaffermare la necessità di pagare comunque il tributo a chi si deve, chiama gli esattori “operatori liturgici” - anche se romani, anche se pagani - concludendo in questi termini:
“A me pare che gli uomini i quali vedano profilarsi uno Stato capace di imporre loro dei gravi sacrifici di ordine materiale, allo scopo però di avviare ad una reformatio del corpo sociale e ad una maggiore aequalitas fra gli uomini, debbano vedere finalmente profilarsi “i liturgici di Dio”.»
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