martedì, dicembre 26, 2006

VOS ET IPSAM INTERNET BENEDICIMUS [2]


Ha bisogno di un Salvatore l’uomo che ha inventato la comunicazione interattiva, che naviga nell’oceano virtuale di internet e, grazie alle più moderne ed avanzate tecnologie massmediali, ha ormai reso la Terra, questa grande casa comune, un piccolo villaggio globale?
Messaggio Urbi et Orbi

1 commento:

Duque de Gandìa ha detto...

Segnalo un bel post gaudente e disperato di FALDO IDILLIO: "...ci è scappato da ridere, anche se sapevamo che il prevosto non intendeva Salvatore Muffio, il nostro compagno, ma un Salvatore per modo di dire".
http://www.falsoidillio.splinder.com/post/10354601/gaudente+tua+sorella

Gaudente tua sorella
"Ieri che era Natale alle dieci sono andato alla messa col mio amico Vanzio, che di cognome si chiama Vanzini, e ci siamo messi nei banchi in fondo a parlare della Mastretti. Noi parliamo spesso della Mastretti perché viene sempre all’oratorio con i pantaloni attillati e in più gioca a pallone meglio di molti maschi (io e Vanzio non giochiamo a pallone perché Vanzio non è capace di correre normale, così gli faccio compagnia e allora stiamo sotto gli alberi a bruciare gli elastici con l’accendino e a parlare di fumetti e della Mastretti). A un certo momento il prevosto, che è grasso ma ha la vocina, ha detto: che eravamo un’umanità gaudente e disperata che chiedeva aiuto. Io e Vanzio ci siamo guardati perché mica lo sapevamo cosa voleva dire, ma abbiamo fatto finta di niente per non farci capire all’altro che eravamo degli ignoranti. Il prevosto ha detto anche: che non eravamo autosufficienti ma ci serviva un Salvatore. Io e Vanzio abbiamo stravaccato gli occhi perché Salvatore è uno della nostra classe e ce ne sono pochi di cretini al mondo come lui, su questo non avevamo nessun dubbio. Così ci è scappato da ridere, anche se sapevamo che il prevosto non intendeva Salvatore Muffio, il nostro compagno, ma un Salvatore per modo di dire. Cioè, io lo sapevo, Vanzio non lo so. Però mica potevo digli a Vanzio che era un gaudente per scherzarlo, dato che se mi chiedeva cosa voleva dire ero bello che fregato.

Così quando alle 11,35 sono tornato a casa ho detto a mia mamma se sapeva cosa voleva dire che ero gaudente e disperato, e lei ha detto che voleva dire che avrei rifatto la terza. Siccome però che lo diceva con la faccia che mia mamma fa quando mi vuole far credere qualcosa, così che io poi faccio la figura del pollo, ho detto solo ah, come se la sapevo lunga. Allora sono corso da Goretti che sta sul mio pianerottolo perché suo padre fa l’infermiere e torna tardi la sera anche un po’ brillo perché va nei trani che poi sarebbero le bettole e in ospedale ne ha viste di tutti i colori, dice, ed è anche molto simpatico perché ci chiacchera sempre con noi ma senza fare la vocina cretina perché siamo bambini. Comunque il signor Goretti non c’era e a Goretti Alfio che è suo figlio non è il caso di chiederci niente dato che è un tipo un po’ originale. Vabe’, a dire il vero a Goretti qualche cosa ho detto ma lui ha risposto: che dovevo chiedere a mia sorella cosa voleva dire gaudente, ma sto Goretti è un allupato e mi sono già accorto che luma mia sorella più grande di continuo anche se lui dice di no e che è mia sorella a fare la provocatrice. Goretti va un sacco all’oratorio e suo papà l’infermiere è un po’ preoccupato.

Così al pomeriggio sono andato da mio nonno che di solito mi dà le risposte giuste. Ho detto, nonno, il prevosto dice che siamo gaudenti e disperati, ma vaffancuore mi ha risposto mio nonno, te e quel pistola di un prete, perché per lui sono tutti preti uguali e dice sempre così che infatti gesucristo era uno allegro e l'hanno messo in croce loro, anche se secondo me non è possibile per via dei tempi diversi. Io per vedere cosa diceva ancora ci ho detto che lui non era autosufficiente, sempre secondo il prevosto, allora lui quasi mi tirava dietro una ciabatta, perché ci tiene parecchio e va ancora ai giardinetti a lumare le signore coi cani, altro che non autosufficiente ha detto e si è alzato che quasi saltava su come un grillo, perché mio nonno ha fatto la guerra da tutte e due le parti, non perché non sapeva scegliere ma perché a quei tempi si mangiava mica e non c’era tanto da scegliere, dice lui. Mio nonno è un bel tipo e a me mi piace parecchio di più del prevosto, anche se io al prevosto non gli dico tutte le parole pesanti che gli dice mio nonno che però ha le sue buone ragioni, anche se io non le so tutte dato che sono ancora piuttosto piccolo."