lunedì, agosto 29, 2005

L'allodola di Frisinga /2


"...
Cercare Cristo dev’essere l’incessante anelito dei credenti, dei giovani e degli adulti, dei fedeli e dei loro pastori. Va incoraggiata questa ricerca, va sostenuta e guidata.
La fede non è semplicemente l’adesione ad un complesso in sé completo di dogmi, che spegnerebbe la sete di Dio presente nell’animo umano. Al contrario, essa proietta l’uomo, in cammino nel tempo, verso un Dio sempre nuovo nella sua infinitezza.
Il cristiano è perciò contemporaneamente uno che cerca e uno che trova. È proprio questo che rende la Chiesa giovane, aperta al futuro, ricca di speranza per l’intera umanità.

Sant’Agostino (…) ha stupende riflessioni sull’invito del Salmo 104 "Quaerite faciem eius semper - Cercate sempre il suo volto". Egli fa notare che quell’invito non vale soltanto per questa vita; vale anche per l’eternità.
La scoperta del "volto di Dio" non si esaurisce mai.
Più entriamo nello splendore dell’amore divino, più bello è andare avanti nella ricerca, così che "amore crescente inquisitio crescat inventi - nella misura in cui cresce l’amore, cresce la ricerca di Colui che è stato trovato" (Enarr. in Ps. 104,3: CCL 40, 1537).

È questa l’esperienza a cui anche noi aspiriamo dal profondo del cuore".

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