domenica, novembre 21, 2004

memento

LEZIONE DOMESTICA SU ADAMO, LE SCIMMIE,L’EVOLUZIONE E L’INVOLUZIONE DI CERTI OMINIDI
di LUIGI AMICONE

(CON LE MIE SCUSE A LANFRANCO!)

Dio, ma perché permetti che si discuta a scuola dei fatti tuoi?
Hai voglia a dire che non c’è antinomia tra evoluzionismo e creazionismo, in quanto il secondo non compromette le ragioni del primo.
La creazione non è un fatto del passato. E’ adesso. Non sei tu che ti fai scorrere il sangue nelle vene. Non sei tu che, proprio in questo momento, ti crei, Gloria. Ebbene: non trovi che sia un grande mistero tutto questo? Come non detto.
“Ma scusa papà, se l’ominide aveva un cervello più piccolo del nostro, come si fa a dire che il peccato originale riguarda anche noi? Adamo ed Eva hanno peccato come uomini o come ominidi?”. No scusa, quella è la meravigliosa storia della creazione…
“Vuoi di re che Adamo non è mai esistito, e Isacco?”.
Ma lascia stare Isacco, quello è uno del popolo ebraico, altro che se non è mai esistito. Adamo, invece, è l’archetipo…
“Arche che?”.
Prendiamola da un’altra parte. Beethoven, figlia mia, nona sinfonia, hai presente?
“Sì, pà ma che c’entra Beethoven?”. C’entra, cavolo. Prova a dare una spiegazione evoluzionistica di come esce fuori una nona da una merdaccia come può essere un uomo, e per di più sordo.
“Merdaccia?”. Sì, cioè vale a dire “poca cosa”. Hai presente quando in quaresima il prete ti mette la cenere in testa e ti dice “polvere sei e polvere tornerai”?. “Sì,vabbé, ma papà cosa c’entra tutto questo con gli ominidi…”.
C’entra nel senso che l’uomo o l’ominide, chiamalo come vuoi, sembrano niente, sembra roba che alla fine finisce ai vermi, merdaccia appunto. “Sembra”, ma non è. E questo tu già un po’ lo capisci perché anche se sei piccola non sei più una scimmietta, cominci a capire che dentro di te ci sono desideri infiniti, e cominci a esprimerli in vario modo, ecco: cominci a domandare… non so se mi segui.
“Ti seguo, pà, ma stavamo parlando di Adamo ed Eva, preistoria e ominidi, che c’entrano Beethoven e le merdacce?”.
Volevo dire che il racconto della Genesi è una poesia.
“Ma allora non è vero?”.
Altro che. E’ verissimo, mica c’è solo la scienza. Prendi la mamma: tu la puoi descrivere misurando l’evoluzione del suo cranio e delle sue ossa, puoi descriverla con una radiografia e con l’analisi del sangue. Bene, questa si chiama analisi scientifica. Ma se tu la mamma la racconti con una poesia non è che dici cose meno vere di lei,anzi, dici una verità che, per quanto approssimativa essa sia, è esistenzialmente e sintiticamente mille volte più importante di quella scientifica.
“Cosa vuoi dire papà, che la preistoria non esiste e che l’evoluzionismo è una teoria?”. Esatto, voglio dire che se mille anni fa l’idea di una preistoria o la teoria di Darwin non esistevano e tra mille anni entrambe le teorie non esisteranno più, quello che c’è dentro la poesia di Leopardi o dentro l’esperienza che fai di cos’è la mamma, c’era ieri, c’è oggi, ci sarà doma- ni, sempre. Si chiama “Essere”, “Mistero”.
Tu devi studiare bene queste cose scientifiche perché Dio ti ha dato il cervello per usarlo e non per buttarlo all’ammasso. Tanto più che la scienza, se tiene presente il Mistero, cioé se è ragionevole e non delirante, ci aiuta a vivere con più agio in questo mondo. Ci aiuta a costruire i frigoriferi, Internet e i razzi che vanno su Marte. Però senza l’esperienza scientifica puoi vivere bene lo stesso, senza un po’ di coscienza dell’Essere o del Mistero diventi una rimbambita. Hai capito, Gloria?
“Vorresti dire che Adamo ed Eva erano sì degli ominidi, ma col cervello come il nostro?”.
Senti, Gloria, magari avevano un cervello più piccolo del nostro, non lo so, magari eravamo tutte scimmie, non lo so. Però 99 sono rimaste scimmie, una no, e quella è il primo uomo, detto poeticamente, Adamo, uno che ha coscienza del Mistero fino a pretendere di farne a meno. E questo è precisamente “peccato”, “un di meno”.
“Eva però era un po’ meno scimmia…”.
Ma che ne so come Dio ha fatto partire l’uomo su questa terra, sono fatti suoi e noi non c’eravamo. La cosa importante è sapere chi sei, dove vai e…
“Ok, ok, ok papà, sono dieci e mezza, domani ho il compito in classe, tranquillo, ho capito tutto, io sono Gloria e vorrei andare a dormire. Posso?”
Ev-vabbé. Buonanotte. E poi dice che vogliono importare in Italia le home schooling americane. Cose da pazzi.

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