mercoledì, giugno 27, 2007
LASCIA CH'IO PIANGA [4]
"Le lacrimazioni di sangue erano iniziate il 2 febbraio 1995, alle 16.30, nel giardino della famiglia Gregori. Si sono poi ripetute, nei giorni successivi, per altre 12 volte, davanti a un totale di 40 persone, diverse in ogni episodio, che “hanno visto le lacrime formarsi e scendere”. Le analisi hanno accertato che si tratta di sangue appartenente ad un unico individuo e che la statuetta di gesso pieno non ha cavità al suo interno, né marchingegni o trucchi.
Tutti ricordano il forte scetticismo iniziale del vescovo, monsignor Grillo. Il quale, nelle pagine di Diario che ha pubblicato, riferisce che il giorno 13 marzo ricevette una telefonata dal famoso esorcista della diocesi di Roma, padre Gabriele Amorth (una vera autorità, che fu peraltro amico di padre Pio). Padre Amorth pregò il vescovo di aver fede, “perché egli era venuto a conoscenza fin dalla scorsa estate, da un’anima da lui diretta spiritualmente, che una Madonnina avrebbe pianto a Civitavecchia e che questo segno sarebbe stato di non buon auspicio per l’Italia, ragion per cui sarebbe stato opportuno far penitenza e pregare molto”.
Il vescovo annota di non avergli creduto e di averne parlato poi con la sorella, Grazia, con accenti ironici. La sorella però restò turbata e l’indomani, il 15 marzo 1995, alle 8.15 del mattino, dopo la messa, ricordando le parole di padre Amorth, manifestò il desiderio di pregare davanti alla statuetta che era custodita da giorni in un armadio del vescovado. Monsignor Grillo acconsentì e insieme ad altri iniziarono a recitare il “Salve Regina”: al versetto “rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi” la statuetta iniziò a piangere ancora sangue, per la quattordicesima volta, ma ora fra le mani del vescovo scettico. Per il prelato fu un duro choc, tanto che dovette essere soccorso urgentemente dal cardiologo.
Dopo quell’evento sconvolgente ovviamente si convinse.
Ma cosa gli aveva detto padre Amorth poche ore prima? Perché lo aveva invitato a credere che lì c’era davvero il dito di Dio? E a quali eventi tragici per l’Italia alludeva? L’ho chiesto allo stesso padre Amorth. L’anziano sacerdote è il più famoso esorcista incaricato dalla Chiesa, quindi si occupa di liberare nel nome di Cristo persone che sono vessate o possedute da entità diaboliche: ogni settimana, in una chiesa del centro di Roma, svolge questo compito drammatico e lì si assiste a scene sconvolgenti, analoghe a quelle narrate nei Vangeli (mi dice che quelle “entità” urlano e inveiscono molto, per esempio, quando lui invoca l’intercessione di Giovanni Paolo II).
Ma, per il suo profondo discernimento, padre Amorth fa anche da guida spirituale a persone che hanno carismi soprannaturali. Si deve sapere infatti che ci sono nella Chiesa persone che vivono, con umiltà, nel nascondimento e nella preghiera, dei doni particolari (come locuzioni interiori o apparizioni e altro ancora). Una di queste, da lui guidata, una signora che viveva in una città toscana, aveva saputo per vie “soprannaturali”, nell’estate del 1994, che una statuetta della Madonna avrebbe pianto alle porte di Roma, a Civitavecchia, perché eventi tragici potevano verificarsi in Italia se non si fosse pregato molto e fatto penitenza: sconvolgimenti sociali, guerra civile, tanto sangue e pure l’uccisione da parte delle Brigate rosse di “un certo Prodi, eletto al governo”.
Va detto che nell’estate del 1994 nessuno parlava di Prodi (non faceva politica) e nessuno più parlava di Br (che solo negli anni successivi tornano fuori e uccidono). Di quella donna sono riuscito a sapere solo questo: che “si offrì come vittima” per risparmiare al suo Paese questa tragedia e che di lì a poco in effetti si è ammalata di una patologia strana e grave. Dopo la lacrimazione del 15 marzo anche il vescovo di Civitavecchia chiese a tutti i monasteri di clausura d’Italia di pregare ardentemente per il nostro Paese..."
[Antonio Socci]
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