lunedì, giugno 18, 2007

dei Sepolcri, XVII



Ovvero: L'urne de' -taglie- forti

Dopo aver sentito e letto dell'unanime cordoglio per la morte dello stilista Gianfranco Ferrè il quale ebbe a dichiarare che: suo ideale era una moda "pudica e ieratica", non posso che pubblicamente dolermene del non aver -a suo tempo- esplicitamente elencato il monumento funerario dello stilista nativo di Legnano nella "ucronica basilica ambrosiana" accanto alla "piramide di Gianni Versace e la Sfinge di Donatella Versace; il grande sarcofago di granito (rosso) di Valentino, e soprattutto la doppia tomba di Dolce e Gabbana..."

[Però la immensa moschea milanese, intitolata al Pascià Mohammed Alì Formigoni: il più celebre dei convertiti lombardi (e italiani!), ebbe sorte diversa perchè l'arcivescovo di Milano, l'ascetico cardinale Pierin Silvietto Berlusconi chiese a gran voce che fosse trasformata in chiesa.
E qui iniziarono le polemiche col Vaticano, tanto più sorprendenti se si pensa che al momento della costruzione della moschea lunga 2O0 metri (e larga 130) il Vaticano non aveva fatto alcuna rimostranza!...

...Bisogna sapere che quel sant'uomo del cardinal Berlusconi, leader indiscusso dell'ala progressista del collegio cardinalizio, aveva la fissazione di portare all'onore degli altari la propria antenata: la serva di Dio Veronica Lario (vergine e martire) della quale, appena nominato arcivescovo, aveva aperto il processo di beatificazione!
Il papa Leone Orso Maria I, intuendo che il cardinale mirava a che l'immenso luogo di culto fosse intitolato al culto della sua ava non appena si giungesse alla (ormai data per iminente) beatificazione, diede immediato ordine che se la moschea più grande d'Europa dovesse essere trasformata in chiesa ciò andava fatto subito, senza aspettare non si sà cosa.
Papa Leone Orso Maria diede ordine che la nuova chiesa fosse intitolata a San Luigi Giussani conosciuto anche come "San Luigi l'Illuminatore e il Taumaturgo" universalmente noto anche ai non cristiani come il fondatore dell'ordine delle "Suore della Carità dell'Assunzione": il più grande ordine religioso femminile diffuso in tutti i Continenti e che da poco aveva inglobato al suo interno la congregazione delle suore di Madre Teresa di Calcutta.

Il cardinale, a denti stretti, accettò l'ordine perentorio del Vaticano ma il nuovo Pontefice: il papa Giovanni Paolo Benedetto II si volle attenere alla tradizione che vietava di costruire chiese più grandi della basilica di S. Pietro per cui diede l'ordine di sospendere qualunque funzione liturgica -pena la scomunica!- finchè la (moschea)Basilica non fosse stata accorciata di almeno 30 metri!
I cattolici lombardi fieri della propria peculiarità ambrosiana e consapevoli di avere a che fare con una delle più belle e armoniose architetture della storia dell'arte si dichiararono contrari a qualsiasi demolizione.

Il nuovo papa Sua Santità Giovanni Paolo Gregorio I, volendo risolvere la faccenda senza sconfessare l'operato del predecessore, chiese che la parte finale dell'imponente edificio non venisse demolita ma solo separata dal resto della chiesa per formare una cappella a se stante da trasformare nel Pantheon dei milanesi illustri]

3 commenti:

Unknown ha detto...

Non ho capito lo sproloquio in corsivo. Dovrebbe essere umoristico?

Sandro ha detto...

L'"Alessandro" di prima non sono io. Magisamica

Duque de Gandìa ha detto...

No: non"dovrebbe essere" ma in verità esso "è" sommamente umoristico:)

PS:Perchè personalità sì ottuse si impuntano a leggere cotanto mio inutile blog?